giovedì 23 aprile 2020

Morte di Sepulveda.






Morto Sepulveda.
E’ morto i 16 Aprile 2020 all’ospedale di Oviedo ove era stato ricoverato una cinquantina di gg prima per Covid-19. L’anno precedente aveva sofferto di una polmonite a Pordenone durante un festival letterario. Viveva a Guijon, in Spagna, era nato a Ovalle (centro nord del Cile) nel 1949. Era sposato con Carmen Yanez (poetessa cilena). Traggo spunti dall’articolo di Roberto Zanini su Manifesto di oggi a pagina 9.

La sua biografia è quella di “cantastorie da combattimento…Viaggi, libri e fucilate… Avventuriero di sinistra sempre sconfitto ma mai vinto”. Era figlio di Luis senior e Irma Calfucura (mapuche figlia di un proprietario terriero) e nipote di un anarchico andaluso emigrato a Valparaiso, Gerardo Sepulveda il quale era probabilmente un esule antifranchista. Quindi era mezzo spagnolo e mezzo indio.

In Italia ha venduto 9 milioni di copie di libri. Da ragazzo scriveva raccontini erotici che vendeva ai compagni di scuola. Vinse un primo premio letterario con un primo libro di racconti dal titolo Cronicas de Pedro Nadie e una borsa di studio quinquennale per la Università Lomonosov di Mosca. Da qui venne espulso e anche da Partito Comunista Cileno. Entrò nel Partito Socialista Cileno e fece parte del Gruppo Amici del Presidente sopravvissuto al bombardamento della Moneda nel 1973. Subì un secondo arresto rimanendo così nelle carceri di Pinochet per due anni e mezzo da dove ottenne l’esilio grazie ad Amnesty International. Scarcerato avrebbe dovuto essere esiliato in Svezia ma fuggì al primo scalo in aeroporti di Buenos Aires. Argentina, Brasile e Paraguay negli anni dei golpe. A Quito, in Ecuador, si unisce ad una spedizione UNESCO in amazzonia, da qui arrivano i primi spunti per IL VECCHIO CHE LEGGEVA ROMANZI D’AMORE. Nel 1978 entra nelle Brigate Internazionali Simon Bolivar e in Nicaragua partecipa alla conquista di Managua da parte dei rivoluzionari sandinisti.


Dopo il Nicaragua si trasferì ad Amburgo dove entrò in un equipaggio Greempeace e vi fece parte per cinque anni. Non rientra in Cile negli anni della prima democratizzazione (fine ottanta) e gira l’Europa in camper fin che si stabilisce a Guijon nelle Asturie.


Diventa autore internazionale di bestseller. Della sua opera non esiste molta letteratura critica. Francesca Lazzarato nel suo articolo sul Manifesto di oggi parla di indiscutibile affetto del pubblico e relativa freddezza della critica. E lo definisce “autore di una letteratura popolare immediatamente fruibile, animata da una mai esaurita spinta etica e politica che non offusca, né tradisce le ragioni del racconto”. Secondo un altro giudizio di Rafael Gamucio egli appartiene alla letteratura “impura, maneggiabile e maneggiata, che si legge in autobus”.


In Cile non è mai stato considerato grande autore. Il suo successo inizia con la edizione francese Edition Metailiè poi ripresa in Italia. Nel 1997 Franco Cordelli, critico italiano, stroncò Il vecchio che leggeva romanzi d’amore.



http://omniavulnerant.over-blog.it/article-diario-di-un-killer-sentimentale-di-luis-77283298.html



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Fantasie infondate

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