domenica 28 agosto 2022

Weekly memo in vista dell'autunno

 





Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Oleksandrovych Zelenskyy, un messaggio in occasione della ricorrenza della Festa Nazionale, e lo ha fatto ... Con sentimenti di sincera amicizia,  fervidi auguri di pace, sicurezza e benessere per la sua persona e per tutto il popolo ucraino.

Il Messaggio mattarelliano è stato poi ripreso dal GdVi del 25 c.m. a pg 4 con foto sorridenti. Il titolo dell'articolo evidenzia due concetti: resistenza legittima e Russia brutale. Seguono frasi deliranti tipo: “Roma è e resta parte di Kiev.” Dice poi che le medesime parole sono riecheggiate a Rimini nel discorso di Draghi al Meeting di Com/Lib. La linea tenuta sinora dalle istituzioni italiane  viene così definita: aiuto a Kyev per difendersi e ricerca di una pace “duratura e sostenibile”, imposizione di sanzioni efficaci contro la Russia.


 

Nella realtà invece le armi di artiglieria fornite a Zelensky che sono di produzione italiana continuano a bombardare quotidianamente la popolazione civile russofona di Doniesk. E l’Italia, che dovrebbe ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti, si ritrova completamente tagliata fuori dalle oscure trattative promosse da Erdogan, il quale da presidente di una Turchia che fa parte della NATO si comporta con una politica estera completamente indipendente. Dimostrando anche a noi che volendo si può fare...

Nonostante la nebbia totale che vige su questi colloqui la mia impressione è che  essi continuino e siano produttivi (vedi accordo sul grano) ed è possibile che in questa settimana sia stato raggiunto l’accordo per lasciare la sovranità ucraina sulla centrale atomica di Zaporizhzhia. Pare infatti che si stiano spegnendo alla chetichella le rivendicazioni sulla Crimea. Del resto su di essa Putin ha tutte le ragioni in termini di diritto internazionale per tenersela. 

Sul perché avrebbe ragione Putin mi baso su una suggestione suggerita dal generale Fabio Mini, il quale ancora nel 2014 ci ricordava su La Repubblica che:”la Crimea, nell’ambito della Ucraina, ha uno status giuridico di regione autonoma e una situazione etnica con maggioranza russa esattamente come il Kosovo aveva status di provincia autonoma e maggioranza albanese nei confronti della Serbia.” Il significato di questa affermazione, un po’ nascosta nella impaginazione del quotidiano, sta nella sua specularità. Nel momento in cui un referendum crimeo attestasse una dichiarazione di indipendenza la Crimea di oggi sarebbe esattamente nella situazione kossovara di allora, e di conseguenza se hanno avuto ragione gli Stati Uniti di Clinton a sottrarre il Kosovo dalla Serbia altrettanto vale per la Russia nei confronti della Crimea ucraina.

Non dimentichiamo, però, che gli Stati Uniti ci riuscirono solo grazie ai bombardamenti NATO.


                                                                              

                                                                     ***

Questa settimana sono stati resi noti i risultati della campagna agostana per la raccolta delle firme sulle nuove liste elettorali. Ecco il dato piacevole che emerge.

Il 25 settembre, per chi vuole,  la possibilità di dare un voto utile antisistema ci sarà: Italia Sovrana e Popolare è l’UNICA forza del dissenso ad esser presente nel 100% dei collegi plurinominali della Camera, quelli cioè che determinano il superamento dello sbarramento nazionale per entrare in Parlamento.

 La cosa mi accende un filo di speranza perché la lista di Toscano, Rizzo e Ingroia possiede ora tutte le premesse atte a superare la soglia di sbarramento per il Parlamento italiano. Il crescente consenso al suo programma testimonia la crescita del desiderio popolare di uscire dal sistema finanziario atlantista. Un sistema di poteri sovranazionali che vorrebbe tornare a coprire la crisi totale del capitalismo con la guerra.

 I principali obiettivi strategici di questa forza politica sono l’uscita dalla NATO, no alla UE e no all’obbligo vaccinale.  Tre obiettivi per me fondamentali:

1 - La NATO ha da tempo gettato la maschera, non è una alleanza difensiva ma lo strumento dell’Atlantismo. Ovvero una visione geopolitica del processo di globalizzazione commerciale che percepisce come pericolo la formazione di un polo euroasiatico che comprenda l’Europa. In questa idea di futuro per l’organizzazione planetaria globale i popoli europei dell’economia capitalistica ne sarebbero solo la propaggine occidentale. E darebbero vita alla più grande potenza economica del pianeta. Un polo in grado di esercitare la leadership di riferimento per ogni modello di sviluppo. Contro tale prospettiva la NATO, sotto egemonia USA, ha indotto alla guerra le regioni del confine russo/ucraino per tranciare di netto il principale legame euroasiatico ovvero le reti di approvvigionamento energetico più semplice e conveniente.

Ora che non ha più la maschera dell’antisovietismo appare in tutta chiarezza il suo vero ruolo. La NATO è quella organizzazione criminale sovranazionale che ha ucciso Mattei, Moro, Falcone, Borsellino ecc. nonché represso le liberta politiche del Paese attraverso una manipolazione continua. E di ciò prendono progressiva coscienza le masse popolari.

2 - La UE è quella organizzazione burocratica sovranazionale che ha cavalcato l’emergenza strumentalizzando un pericoloso evento epidemico e un conflitto locale indipendentista affinché diventino emergenze pandemica e bellica tali da giustificare ogni restrizione dei diritti oltre i mandati costituzionali. Essa ha imposto alle economie nazionali un regime di sanzioni autolesionistico tanto grave quanto realmente ingiustificato esponendo le popolazioni a gravi rischi di crollo economico.

3 - L’obbligo vaccinale è l’obiettivo perseguito dalle multinazionali del farmaco per sottoporre i sistemi sanitari nazionali alla dipendenza strutturale dai loro piani di marketing e imporre un regime di dittatura sanitaria che spiani la strada al compimento del reset finanziario essenziale per estinguere (peraltro solo parzialmente) il debito e imporre l’upgrading transumanistico.

I piani di Great reset, disumanizzazione digitale e società del controllo sono scritti e accessibili a chiunque. Non c’è nessun complottismo ma solo l’egemonia dell’informazione mediatica corrotta.

La presa di coscienza di tutto ciò spiega la crescita e l’immanente successo delle forze antisistema.

 

 

Io auspico che le elezioni del 25 settembre siano il battesimo del fuoco per le forze che perseguono questi obiettivi in una prospettiva di libertà ed uguaglianza per una Europa dei popoli.

Che il mio voto sia pertanto solo un umile e personale viatico per il rilancio di umanità.



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The week was characterized by the President's solidarity with Ucraine and the arrival of anti-system parties on the electoral roll. The press misinforms but people are waking up.







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