giovedì 4 agosto 2022

4 agosto 1972 attentato a San Dorligo

 




Il 4 Agosto 1972 abbiamo l’attentato a San Dorligo, tra Trieste e il confine jugoslavo. Vennero sistemate cariche esplosive durante la notte e saltarono in aria tre cisterne di greggio che appartenevano al deposito costiero. Esso costituisce il punto di partenza dell’oleodotto transalpino, una infrastruttura importante per la fornitura di greggio a Monaco di Baviera. L’ottantacinque percento del greggio che vi transita proviene dalla Libia. E’ stato pertanto colpito un obiettivo che rappresenta interessi contrapposti ad Israele.

In tale circostanza fonti ufficiali jugoslave fornirono alla polizia italiana informazioni che riguardavano gli accordi operativi tra organizzazioni della destra eversiva. Tali informazioni quadravano con le nostre. In particolare il 15 Luglio erano stati fatti trovare volantini a Trieste firmati forze rivoluzionarie croate, nei quali si può leggere:” … Noi non colpiremo i figli onesti del popolo croato, ma non avremo pietà, liquidandoli ad uno ad uno, per gli scherani di Tito i serbocomunisti traditori. Crediamo in Dio e nella Croazia. (L’Unità del 21.8.1972) Sempre il 15 Luglio era stato fatto esplodere dagli Ustascia un ordigno presso il consolato Jugoslavo a Monaco.

I servizi militari fecero in modo di orientare la nostra polizia verso la pista di Settembre Nero, una delle organizzazioni più ambigue del terrorismo arabo. Si sapeva infatti che essa aveva ricevuto finanziamenti libici ma risultava poco credibile che li avesse usati contro gli interessi strategici della Libia stessa. Appare invece più probabile che Settembre Nero, qualora fosse stata l’autrice dell’attentato, fosse stata manipolata dai servizi dello stato ebraico. Dalle indagini comunque era emerso che Settembre Nero aveva stretto da poco un accordo operativo con Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, Lotta di Popolo, gruppi neonazisti tedeschi e gli Ustascia.

Sta di fatto che la polizia francese intervenne offrendo informazioni secondo le quali i responsabili dell’attentato furono Therese Lefebvre, Dominique Jurilli nonché Chabane Kadem e Mohamed Boudia, questi due ultimi essendo di origine algerina.

 

Nel Marzo del 1973 vennero emessi 5 mandati di cattura tra i quali gli italiani Moretti (Pierluigi) e Ludovico Codella il quale verrà prosciolto in appello mentre gli altri in contumacia verranno condannati a 22 anni di reclusione.

 

Interessante la posizione del romano Codella il quale, aiuto regista di professione, era stato all’epoca definito referente italiano di Settembre Nero e per l’ufficio politico della questura di Roma risultava essere all’epoca appartenente a Lotta Continua.


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