venerdì 22 maggio 2015

WW1 - 24 Maggio






Cento anni fa in questi giorni di frenetica corsa alla guerra le pressioni diplomatiche per contendersi l’alleanza dell’Italia erano forti.

Era già stato firmato segretamente il patto di Londra che vincolava l’Italia a scendere in campo contro l’Austria, ma gli italiani non lo sapevano e sulla stampa nazionale giravano vignette come questa:







Imperi centrali da una parte e forze dell’Intesa dall’altra, ma non tutte le manovre di quelle settimane son state messe in chiara luce, e tra i vari attori c’era anche il Vaticano.


Eric Frattini nel suo libro: “La Santa Alianza. Cinco Siglos de Espionaje Vaticano” (2004) sostiene che la Germania in particolare ci stava provando. Il kaiser Guglielmo aveva infatti inviato a Roma Mathias Erzberger ad offrire le terre irredente a Benedetto XV, il quale in cambio avrebbe dovuto convincere l’Italia a rimanere neutrale.

La proposta prevedeva donazioni in denaro al tesoro papale e soprattutto l’impegno germanico alla cessione al Vaticano del “Trentino austriaco” permettendo in tal modo la creazione di una “enclave papale indipendente” con la possibilità di sbocco sul mare adriatico per lo Stato Pontificio. La possibilità di avere un porto marittimo per lo Stato del Vaticano era stato un obiettivo che aveva caratterizzato la politica estera del papato di Pio X.

Il politico Erzberger però era spiato dagli italiani e tutte le macchinazioni e riunioni segrete legate a questo tentativo non ebbero successo. Il 23 Maggio l’Italia dichiarò guerra all’AUSTRIA e alle quattro del mattino del 24 il Forte Verena lanciò il primo colpo di cannone.

Finiva il grottesco doppio gioco. Iniziava l’inutile strage.







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