mercoledì 22 febbraio 2017

Salmodia per ipocriti










Continua l’enfasi mediatica sul moto scissionista pidino. Ovviamente non c’è nessun commentatore che dice apertamente quale sia il vero obiettivo di questo sommovimento ovvero stabilizzare l’insediamento della vecchia sinistra. 
Dopo decine e decine di voti estorti col ricatto della fiducia qualcuno non ce a fa più e cerca spazi di libertà al di fuori dei gruppi parlamentari. Si prepara allo scenario proporzonale dove il suo potere contrattuale sarà maggiore. 


Coloro che, come me peraltro,  si sono formati alla scuola del PCI o della Cgil oggi fanno veramente fatica a stare col renzismo. C’è un rifiuto profondo, ancestrale che viene dallo stomaco. Risarcire questo strazio, per gente che da sempre è vissuta di politica, costa molto. E Renzuschino ora come ora non ha il potere che aveva sei mesi fa per cui preferisce tagliare. Ovviamente il taglio è chirurgico e non indiscriminato, esso viene indirizzato verso quella parte del dissenso interno che risulta maggiormente irriducibile. Con gli altri sta cercando un accomodamento. Il risultato sembra sostenibile. L’opinione pubblica sotto l’azione del narco giornalismo televisivo sembra sotto controllo. Bene.


Le multinazionali incalzano, in questi giorni è il turno di Uber, provocando un po’ di sfrigolo coi tassisti, ma il governo cripto-renziano va avanti. 


Curiosa la panzana dei sette pianeti cogli ufo,
però è vero, bisogna far passi avanti sull’innovazione scientifica e i governi devono cacciare più soldi nella ricerca del futuro, riducendo un po’ di più i costi del welfare. In proposito, dopo aver preparato il terreno stangando Boeri, il Governo si è incontrato un po’ di nascosto coi sindacati rassicurandoli sul mantenimento degli impegni pensionistici, e questo lo ha fatto proprio mentre Padoan fissava la nuova altezza dell’asticella con Moscovici.

Tutto ok, i grembiulini possono stare tranquilli: gli italiani non sono i greci, sono sempre i furbi simpaticoni di un tempo.





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C’è un salmo che forse, con le parole dei versi 22-25 può offrire un po’ di sollievo a chi, come me, prova un moto di sdegno. E’ il Salmo 69 laddove dice:


Sia la mensa che sta lor dinanzi un laccio per essi e, quando saran sicuri sia il tranello!
I loro occhi siano abbuiati sì che più non vedano e vacillino i loro lombi!
Oh sì, spandi la tua ira su di loro e fa che la tua rabbia li colga!
Che la loro dimora sia desolata e che più nessuno abiti le loro tende.




A proposito, ma non era il Corano ad avere parole di violenza?




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