mercoledì 2 settembre 2020

2 settembre 1970 attentato ad Atene









Attentato ad Atene del 2 settembre 1970. Fu preparato in una sezione milanese del PCI. Venne utilizzato un timer uguale a quello di Segrate. Fu un esponente del PCI che subito dopo l’episodio fece in modo che Simioni e il suo gruppo espatriasse in Francia. Era Alberto Malagugini, senatore e giudice della Corte Costituzionale.

Silvia Malagugini, figlia di Alberto, era moglie di Duccio Berio il braccio destro di Simioni.

Di tale attentato se n’è occupata anche una Commissione Moro stabilendo che a progettarlo era stato Simioni volendo attaccare l’ambasciata americana ad Atene. Inizialmente avrebbe dovuto essere Mara Cagol a realizzarlo, ma Curcio si oppose fermamente e venne scelta Maria Elena Angeloni impiegata negli uffici della Mondadori di Milano 31 anni, separata, madre di un bimbo ed iscritta al PCI nella sezione XXV Aprile.


L’attentato non andò nel modo previsto e l’auto VolksWgen predisposta saltò per aria prematuramente. I Funerali si tennero a Milano con la partecipazione ufficiale della Resistenza Greca rappresentata da Melina Mercuri. La Federazione del PCI negherà la propria presenza e anche l’iscrizione. Al segretario di sezione verrà imposto di strappare anche la matrice della tessera di Elena. Assieme a lei morì il venticinquenne greco cipriota Giorgio Tsekuris.

Ne parla anche Franceschini nel libro intervista “Che cosa sono le BR”. Gli esplosivi erano italiani e il tipo di pianificazione è riconducibile al Superclan di Corrado Simioni (colui che verrà indicato anni dopo da Bettino Craxi come il "grande vecchio" del terrorismo italiano). Il timer era truccato, era un orologio Lucerne come quello usato a Segrate il 14 marzo 1972.


Il fatto che sia stato usato lo stesso tipo di timer che due anni dopo farà saltare il corpo di Feltrinelli mi intriga molto. Truccare i timer in modo da farli esplodere eliminando l’agente che li deve piazzare è una costante delle manipolazioni dei servizi segreti. Serve ad eliminare l’ignaro incaricato  dell’attentato; un soggetto che, qualora catturato, potrebbe rivelare i contatti della cellula.


Elena è tutt'oggi ufficialmente onorata in Grecia come martire della Resistenza.
Ed è la zia di Carlo Giuliani, ucciso nel G8 di Genova il 19 Luglio 2001.







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