mercoledì 30 aprile 2025

1 Maggio 1947, Portella della Ginestra

 






Il brillante giornalista di inchiesta Paolo Cucchiarelli scrive:

"Il 1 Maggio 1947 oltre alla banda del bandito Giuliano, c'erano altri gruppi fuoco a causare gli 11 morti e i cinquantasei feriti. I mafiosi di San Giuseppe Jato e gli "amerikani" della Decima MAS, addestrati dagli americani. Che gli autori reali della strage siano stati gli uomini della Decima MAS e i mafiosi arruolati nella operazone è dimostratto in maniera incontrovertibile oltre che dalla testimonianza di chi era presente quel giorno e dalla sistematica eliminazione di chi avrebbe potuto svelare la trappola,anche scientificamente dalle perizie mediche svolte subito dopo la strage, che identificarono nei corpi delle vittime e dei feriti non i proiettili dei fucili certamente utilizzati dalla banda di Giu;iano, ma quelli dei mitra americani in mano ai mafiosi e i frammenti delle particolari granate lanciate su donne, sindacalisti e bambini dagli uomini della Repubblica sociale italiana."


Questo tipo di ricostruzione è visibile nel film Segreti di Stato, di Paolo Benvenuti 2003. Un film da vedere che il Morandini definisce con queste parole:"Lezione maieutica di storia e di metodo sui retroscena della strage di Portella della Ginestra (1-5-1947). Dopo il processo del 1951 a Viterbo, l'avvocato di Gaspare Pisciotta conduce un'inchiesta sull'eccidio che ... smonta la vesrione ufficiale poi accolta dalla maggioranza degli storici e lo indica come il primo capitolo della strategia della tensione."



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You can find the full text into the following books 

USTICA&BOLOGNA, Paolo Cucchiarelli. ED. L a nave di Teseo 2020 Milano

il Morandini 2011 DIZIONARIO DEI FILM di Laura, Luisa e Morando Morandini. ZANICHELLI



martedì 29 aprile 2025

Bergoglio's exit strategy

Pur riconoscendo l'impatto significativo del papato di Papa Francesco e la sua grande lezione di umiltà, sospetto che la sua dipartita dalla vita terrena implichi una strategia di uscita pianificata. È possibile che l'attuale narrazione mediatica riguardi in realtà la successione di Papa Benedetto XVI e non quella di Francesco. Il conclave potrebbe prevedere sia votazioni pubbliche che segrete, potenzialmente predisposte prima della riunione formale. Inoltre, la gestione della salute di Bergoglio in questi ultimi mesi suggerisce un piano d'azione meticolosamente orchestrato, che giustificherebbe un'indagine più approfondita sul ruolo di Massimiliano Strappetti, la cui presenza potrebbe implicare più di una semplice cura personale. ********************************** In ogni caso qualunque sia stata la posizione giuridica della sua carica (antipapa o no) Papa Francesco ha scritto due documenti significativi per il Magistero ecclesiale: le encicliche "Laudato Sii" e "Fratelli tutti", lette anche al di fuori della Chiesa. Questi testi affrontano le ingiustizie e la crisi ecologica, sottolineando il legame tra violazione dei diritti umani e degrado ambientale. A differenza di Benedetto XVI, che ha analizzato la crisi della Chiesa principalmente in chiave ecclesiale, Francesco ha ampliato la sua visione alla dimensione contemporanea, invitando a prendersi cura dell’umanità e dell’ecosistema attraverso un approccio sia pratico che spirituale, evidenziando una ricerca di giustizia e responsabilità globale.

Sergio Ramelli e la Hazel 36




 



Sergio Ramelli è un giovane neofascista ucciso a Milano in Aprile ’75. La particolarità del caso sta nella sua emblematicità perché egli venne colpito con una chiave inglese, la HAZEL 36, simbolo dei metalmeccanici. Il povero Sergio era iscritto al Fronte della Gioventù, cosa che comunque la si guardi non merita certo la pena di morte. Egli venne colpito alla testa a Milano il 13 Marzo del 1945 e impiegò 47 Giorni a morire. 

Con questo fatto la chiave inglese, che all’epoca era una icona della classe operaia e dei metalmeccanici, venne legata ignominiosamente all’idea di violenza. Oggi appare chiaro che non serve ricordare solo le vittorie, occorre ricordare soprttutto gli errori.





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FLM, the great Italian union of metalworkers suffered serious damage to his image from the violent death of a young fascist during the spring of the year 1975.. It is non necessary only remember the victories, the mistakes must also be remembered.









In mortem Franceschini

Ieri i giornalini hanno finalmente dato notizia della morte di Alberto Franceschini fondatore e leader delle Brigate Rosse con Mara Cagol e Renato Curcio. Nato nel 1947 a Reggio Emilia egli incarnava l’anima post resistenziale del Partito Comunista che lasciò per passare alla lotta armata. Nella sua vita non sono mancati lo spirito rivoluzionario, l’impegno e la coerenza ideale. Egli esercitò una funzione dirigente della lotta armata in Italia organizzando i rapimenti Macchiarini e Sossi fino al suo arresto nel settembre 1974. Venne condannato anche per l’omicidio dei due esponenti del MSI morti a Padova nel giugno precedente. Omicidi che egli non commise e non concepì, ma dei quali si assunse la responsabilità politica. Dopo otto anni di carceri speciali, nel 1982 quando ancora non vigevano le leggi premianti, si dissociò dalla lotta armata e scontò altri 12 anni di pena carceraria. Stette quindi in carcere diciotto anni ovvero quattro in più di Mario Moretti che, sostenuto e protetto dai servizi segreti, rapì e uccise Aldo Moro. La sua pena detentiva è durata circa il doppio di quella di brigatisti come Antonio Savasta che la giustizia italiana ritiene colpevole di circa diciassette omicidi. Uscito di galera Alberto Franceschini lavorò a Roma in una cooperativa ARCI e contribuì alle ricerche storiografiche di Fasanella pubblicate nel libro cosa sono le Br. Negli anni della maturità la sua visione della lotta armata era consapevole delle infiltrazioni e delle manipolazioni strumentali operate dallo Stato con i servizi segreti stranieri come ad esempio il Mossad israeliano. Non fu mai collaboratore di giustizia. Convocato in audizione presso la commissione stragi egli contribuì alle ricostruzioni anche indicando i falsi brigatisti infiltrati e protetti dallo Stato come ad esempio Francesco Marra il quale ebbe un ruolo decisivo nel sequestro Sossi, insegnò ai brigatisti le tecniche della violenza militare come la gambizzazione e, protetto da anonimato e nascosto alla stampa, non ha mai fatto la galera. Io non ho mai condiviso le prassi brigatiste e nella mia militanza ho sempre condannato la lotta armata ritenendola, come poi si e rivelato lampante, un grave errore politico nella situazione italiana. In quegli anni l’Italia ha goduto di una situazione nella quale la Costituzione repubblicana e la presenza di grandi organizzazioni di massa permisero alla classe operaia di dispiegare lotte sindacali e politiche molto efficaci nella conquista di diritti e nel contrasto dei disegni reazionari. Il contrasto dialettico ai disegni del grande capitale ci fu e fu molto forte, ma l’ideologia della Resistenza tradita adottata invece dai fondatori delle Brigate Rosse non cogliendo tali potenzialità finì per offrire gli alibi politici e il fianco operativo ai disegni di manipolazione anti operaia. Oggi siamo in un quadro reale molto lontano dagli scenari di grandi lotte che hanno caratterizzato quegli anni. E coloro stessi che scelsero quella strada sbagliata ne hanno una senile e malcelata consapevolezza. Siamo in uno scenario di finanziarizzazione elitaria del capitalismo che vede gli stessi stati nazionali nel ruolo di perdenti nello scontro con le multinazionali e siamo in una crisi che assume giorno dopo giorno i connotati di una guerra mondiale in una prospettiva agghiacciante per le giovani generazioni. Il risultato è che siamo ancora in quel sistema che umilia le persone e ne sfrutta il lavoro, ingannando le coscienze e manipolandone i comportamenti. Coi suoi telegiornalacci questo sistema ha manipolato la verità su Alberto Franceschini anche nell’ora della sua morte. Ha taciuto e mentito la data della sua morte nel timore che il clima del 25 Aprile gli desse una patina di riscatto e ora lo descrive come un complottista. Ma lo fa per autoassolversi nell’illusoria speranza di rimuovere le proprie contraddizioni e responsabilità. Ma anche lo scempio di chi calpesta i fiori non può fermare la primavera.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The newspapers have finally reported the death of Alberto Franceschini, founder and leader of the Red Brigades along with Mara Cagol and Renato Curcio. Born in 1947 in Reggio Emilia, he represented the post-Resistance spirit of the Communist Party, which he eventually left to take up armed struggle. He committed crimes like attacks on industrial properties and kidnappings, but was never involved in shootouts. Still, he was convicted for murders he neither committed nor planned, although he took political responsibility for them. Throughout his life, he stayed true to his revolutionary ideals, showing real commitment and consistency. After spending eighteen years in prison, he worked in Rome for an ARCI cooperative and helped with historical research on the Red Brigades.------------------------------------------------------------------------------------------------ (2 Corinthians 5:10)

domenica 27 aprile 2025

Bergoglio's exit strategy

Pur riconoscendo l'impatto significativo del papato di Papa Francesco e la sua grande lezione di umiltà, sospetto che la sua dipartita dalla vita terrena implichi una strategia di uscita pianificata. È possibile che l'attuale narrazione mediatica riguardi in realtà la successione di Papa Benedetto XVI e non quella di Francesco. Il conclave potrebbe prevedere sia votazioni pubbliche che segrete, potenzialmente predisposte prima della riunione formale. Inoltre, la gestione della salute di Bergoglio in questi ultimi mesi suggerisce un piano d'azione meticolosamente orchestrato, che giustificherebbe un'indagine più approfondita sul ruolo di Massimiliano Strappetti, la cui presenza potrebbe implicare più di una semplice cura personale. ============================================================================================================================================================ Pope Francis’s exit may signal a planned exit strategy regarding the succession of Pope Benedict XVI, warranting further investigation into the role of his nursing staff.

mercoledì 16 aprile 2025

Bruxelles è la guerrra

NON IN MIO NOME La risoluzione approvata dal Parlamento europeo menziona esplicitamente la "vittoria militare" e identifica la Russia come una minaccia senza precedenti per la pace. La risoluzione chiede inoltre un piano di riarmo del valore di 80 miliardi di euro. Questo sviluppo suggerisce una significativa escalation nella posizione dell'Unione Europea nei confronti della Russia. Il riferimento alla "vittoria militare" prelude ad un approccio più aggressivo ed alimenta tensioni persistenti tra Russia e Unione Europea nel contesto del conflitto in corso in Ucraina. Si tratta di una grave responsabilità che si stanno assumendo coloro che a Bruxelles vorrebbero rappresentarci. La vera sicurezza è invece data da una pace immediata e duratura. Coloro che la osteggiano umiliano e tradiscono il popolo italiano. NON CI SARÀ PERDONO PER TALE INDEGNITÀ. ***************************************************************************************************************************************************************La cosiddetta guerra dei dazi non è una novità, la novità sta solo nel fatto di chiamarla guerra. Inoltre lo stile aggressivo di Trump si caratterizza certamente per varie novità ma esprime solo innovazione tattica, non strategica. Esso infatti risponde all’obiettivo storico degli Stati Uniti di primeggiare globalmente. Nella storia ci sono vari episodi di scontro tariffario finalizzato alla ridefinizione del rapporto di forza commerciale. C’è già stato tra Francia e Gran Bretagna nel 1786 – 87 e tra Usa e Canada nel 1866 – 71. In entrambi i casi le economie ne uscirono danneggiate. Più interessanti però risultano tre esperienze recenti ovvero lo scontro tra Stari Uniti e Cina del 2018 -20, quello tra Giappone e Corea del Sud del 2019 – 2020 e soprattutto quello tra UE e Stati Uniti. I protagonisti di quest’ultimo furono Bush jr e Prodi allora presidente UE. Costui dispose un ricorso alla Organizzazione Mondiale del Commercio del 2003 – 2004 in una disputa commerciale che ebbe inizio quando gli Stati Uniti imposero tariffe del 30% sull'acciaio importato dall'Unione Europea e da altri paesi. L'Unione Europea considerò questa mossa come una violazione degli accordi commerciali internazionali e decise anche di imporre dazi sui prodotti americani. I dazi UE colpirono i prodotti agricoli, il whiskey e le Harley Davidson. Gli Stati Uniti annullarono le tariffe sull’acciaio nel 2004 dopo la sentenza WTO che le dichiarò illegali dando ragione a Prodi. Interessante fu anche il comportamento della stampa italiana durante tale disputa. Essa senza mai parlare di guerra espresse una copertura ampia e critica nei confronti della politica commerciale USA sottolineando l’impatto negativo soprattutto nella siderurgia. Imprenditori e sindacati espressero preoccupazione e sostegno alla iniziativa PRODI. Oggi invece i signori delle balle inneggiano alla von Der Layen per attaccare Trump senza esaminare gli interessi in gioco della nostra industria.

sabato 12 aprile 2025

Morte di Antonio Marino

 






Gli scontri tra frange politiche giovanili di destra e di sinistra erano molto forti soprattutto a Milano dove il 12 Aprile in piazza Tricolore durante una manifestazione viene ucciso l’agente Antonio Marino. Ad uccidere e una bomba SRCM lanciata da Vittorio Loi filgio del notissimo campione di pugilato Duilio Loi. Ricordo mio padre (antifascista con trascorsi partigiani) che era stato suo ammiratore, disgustato dalla notizia. Il tragico evento comunque avra come effetto anche la fine politica del gruppo dei cosiddetti “sambabilini” (giovani militanti di estrema destra) alcuni dei quali passeranno alla malavita di Vallanzasca.





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During the Years of Lead, agent Antonio Marino was killed b y a handgrenade during a demonstration in Milan. It was launched by the son of a famous boxing champion. The milanese far right was responsible.




giovedì 3 aprile 2025

Trattativa Ucraina

La questione Ucraina è una crisi complessa che richiede una soluzione pacifica e negoziata. Un punto di particolare difficoltà per l’andamento della trattativa riguarda il fatto che la Federazione Russa ha sollevato questioni sulla legittimità di Zelensky come presidente, sostenendo che il suo mandato è scaduto e che non ha il diritto di firmare accordi di pace. Il mandato di Volodymyr Zelensky è scaduto e la legge ucraina gli permette di rimanere in carica fino all'elezione del suo successore. Tale legge pero' e stata voluta da Zelensky medesimo in nome dell’emergenza. La situazione quindi è complessa, perché le elezioni in Ucraina sono state posticipate a causa della guerra e della legge marziale in vigore. Ad aggravare i dubbi di legittimità di una ipotetica situazione elettorale si aggiunge il fatto che tredici partiti di opposizione sono stati messi fuorilegge sempre dal medesimo Zelensky in nome dell’emergenza. Anche la situazione interna è molto polarizzata mentre sul piano internazionale permangono diverse opinioni su quando e come dovrebbero essere tenute le elezioni. Rimane comunque fermo il principio che, in una situazione di fuoco cessato, sarebbe opportuno tenere elezioni in Ucraina per garantire la legittimità del governo e del futuro presidente eletto, che potrebbe poi firmare inoppugnabilmente gli accordi di pace. Pertanto, la questione di come e quando dovrebbero essere tenute le elezioni in Ucraina è molto complessa e richiederà una soluzione negoziata e pacifica tra tutte le parti coinvolte. Una possibile soluzione potrebbe includere un cessate il fuoco immediato e un successivo accordo riguardante nuova sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina. Ciò sarà possibile solo attraverso un dialogo negoziale caratterizzati da una triangolazione diplomatica tra Federazione Russia, Stati Uniti e Ucraina. Una soluzione pacifica richiederà comprensione, cooperazione e rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.====================================================================================================================================================================================================================================================================================== The Ukrainian crisis requires a peaceful solution. Russia questions Zelensky’s legitimacy as his term has expired but was extended due to emergency laws. Elections were postponed due to war and part of the opposition was banned increasing tensions. A ceasefire and negotiated agreement between Russia, U.S. and Ukraine are needed to ensure a legitimate government and sign a universally recognized peace treaty.

Abu Abbas ad Ustica e Sigonella

  Il 29 Giugno 1980 (Ustica)  e nell'ottobre 1985 (Sigonella) c'era Abu Abbas uomo chiave dei piani terroristici di Geddafi. Fu per ...