giovedì 8 ottobre 2015

Storia Illustrata, speciale mercanti d'armi





Stimolato dalle recenti dichiarazioni di Pope Francis sulla necessità di porre fine al mercato delle armi per evitare WW3, ho ripescato una interessante ricerca giornalistica di quarant’anni fa (estate 1975) pubblicata in un numero speciale della mitica rivista STORIA ILLUSTRATA. 



                                             
                                            






I redattori dell’epoca, da Maurizio Chierici ad Arrigo Petacco e tanti altri tutt’oggi noti, erano di qualità indiscussa e il loro approccio autonomo e critico. Essi dedicarono il numero di Luglio ad uno speciale sul tema del “mercato delle armi dal west all’Africa nera”. Io ricordo che in quei mesi il fatto di politica estera che veniva più discusso era la democratizzazione del Portogallo, la cosiddetta “Rivoluzione dei Garofani”. Con essa infatti si apriva una speranza per le ex colonie portoghesi, in particolare la Guinea Bissau.



Nelle sale cinematografiche circolava con relativo successo il film di Sordi “ Finché c’è guerra c’è speranza”, parodia di un mercante d’armi milanese. Il film dava atto dei rapporti meschini con i movimenti di liberazione africani. Analogo sfondo per il nastro d’argento di Antonioni “Professione Reporter” con Jack Nicholson.

Nel suo insieme lo speciale metteva in evidenza la preoccupante evoluzione del mercato armigero dagli interessi dei privati a quelli di intere nazioni.











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