venerdì 15 aprile 2016

WW3, Week End Trilaterale







Il Week End romano, anche per via del referendum, si annuncia affollato e potenzialmente interessante per la politica italiana. Spero solo che non sia guastato da qualche indesiderata turbativa terroristica visto che l’occasione (dal loro punto di vista) sarebbe ghiotta.

 

Il governo si è riunito ieri ufficialmente per varare un nuovo codice degli appalti (propaganda per la lotta alla corruzione) ma anche per fare il punto sugli impegni WW3 in vista della riunione Trilaterale romana (con Week End annesso) che li sta monitorando. Mi stuzzica osservare che arriva a Roma, guarda caso in questa circostanza, anche Sanders. Evidentemente la Clinton e i suoi sponsosrs (Goldman Sachs) sono ormai definitivamente perdenti.

E pensare che solo cinque sei anni fa la Goldman Sachs aveva il suo campione europeo alla presidenza di questa organizzazione sovranazionale.

Ce lo ricorda Stefano Feltri, un giovane e promettente vicedirettore, sul Fatto Quotidiano di oggi. Egli ci ricorda, defininendola network d’elité euroasiaticostatunitense che la Trilateral è stata fondata oltre quarant’anni fa da Kissinger sotto la spinta di David Rockefeller ed ha elaborato strategie decisive per il governo dei fatti mondiali.

Le conferenze dei decenni passati andavano ovviamente comprese nell’ambito degli scenari tipici della guerra fredda, che si sperava finita dopo i primi anni novanta, ma oggi ritorna lo stesso spirito di contrapposizione al punto tale che in queste ore esponenti del PD più o meno rottamantici si sbracano e prendono a pretesto il referendum trivelle per rilanciare messaggi anti piutiniani. Ma sono solo retroguardie nostrane e la Trilaterale non è più la misteriosa setta complottarda di una volta tanto che stasera stessa l’evento si concluderà con un ricevimento al Quirinale.

 

Nel 2011 Mario Monti ne era il presidente europeo e si stava preparando l’errore storico di far cadere Geddafy. Oggi si cerca (inutilmente), di riparare… Tra i nomi illustri italiani infatti Feltri cita il ministro degli esteri Gentiloni. Segno che l’intervento in Libia è praticamente in atto e occorre ormai darne la narrazione ufficiale. Infatti è stata cooptata la Maggioni.

Poi Feltri cita la Boschi, ministra dei rapporti col Parlamento, ma in realtà controfigura fotogenica renzina e ci ricorda che bisogna sostituire Federica Guidi, infelicemente giubilata sugli approdi petroliferi lucani. Non mi stupirei se toccasse alla ministra dell’istruzione. Bah!

In ogni caso buona fortuna ai membri trilaterali italiani del prossimo dodicennio.

Get going!

 

 

 

 

 

 

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