venerdì 30 settembre 2016

Revisione costituzionale: un NO sul merito.(6)







Revisione costituzionale.

1 - L' Art. 64 si occupa dei rapporti tra maggioranza e minoranza parlamentari. Conferma l’istituto del Regolamento, che viene adottato a maggioranza assoluta, ma ne arricchisce la garanzia per le minoranze. Introduce infatti un nuovo comma che recita: ”I regolamenti delle camere garantiscono i diritti delle minoranze parlamentari. Il regolamento della Camera dei Deputati disciplina lo statuto delle opposizioni.”



Vedo che la propaganda del NO deforma questa revisione. Il foglione del Fatto Quotidiano uscito il 27 Settembre ignora la nuova garanzia inserita e sostiene che: ” il nuovo art. 64 rinvia i diritti delle opposizioni esclusivamente ai regolamenti parlamentari…” evocando il pericolo che sia solo il governo e/o la maggioranza a “concederli o negarli”.

Si tratterebbe ovviamente di una grave mutilazione dei diritti per le opposizioni, ma da quanto capisco io le cose non stanno così. Forse la foga pessimistica, non certo la malafede, hanno portato i redattori a vedere nella nuova formulazione un pericolo che non c’è.



Io rimango convinto sul voto No naturalmente, ma non per questa argomentazione relativa all’art. 64. Io rimango convinto che la prima ragione del no è quella di contrastare l’accentramento e la personalizzazione in atto. Osservo però che qualora vi fosse una radicale modifica dell’Italicum le cose cambierebbero.

In ogni caso non credo proprio che ci siano i tempi per modificare la legge elettorale prima del voto referendario e credo quindi che si voterà in cogenza di una legge indegna.


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