mercoledì 13 marzo 2019

Le elezioni europee e la NATO







Martedì 12 su International New York Times Barry Posen ha posto con chiarezza il tema della attualità della NATO. Il suo ragionamento di fondo è il seguente: l’alleanza che ha caratterizzato la guerra fredda venne creata per fermare l’espansione sovietica. E oggi, settant’anni dopo, l’Europa può difendersi da sola di fronte ad una Russia malandata e sottopopolata. In questa situazione perché gli Stati Uniti dovrebbero rimanere ancora dentro la NATO? (Con le conseguenti spese e responsabilità?)

Il titolo usa espressamente l’acronimo NATO, e non OTAN come si trova normalmente scritto sui giornali americani. Significa che il giornale si rivolge agli europei e vuole parlare a loro. E’ invece l’EUROPA, intesa come UE, che fa finta di niente e ignora il tema.


A mio avviso questo dovrebbe essere invece il principale tema della campagna elettorale prossima. Un tema da trattare in piena trasparenza e da porre al vaglio dell’elettorato. Anzi, se lo si fa trattandolo come tema elettorale si soddisfano le esigenze democratiche senza ricorrere al referendum che sulla sicurezza sarebbe rischioso. Un referendum come quello che ha causato la Brexit è sempre possibile ed incombe soprattutto se si mortificano le esigenze di dibattito. Le spese militari incideranno molto sui bilanci nazionali e senza gli USA da spremere i popoli europei se ne accorgeranno.

Se si imbosca oggi il tema, esso potrebbe travolgerci domani.


A mio avviso ponendo al centro del dibattito elettorale il modello di alleanza militare con libertà e trasparenza si farebbe un gran servizio di responsabilizzazione e verrebbero alla luce i veri problemi che stanno dietro alla questione. In particolare quale sia il vero nemico potenziale dell’Europa, le promesse fatte da chi e come ai paesi dell’Est nei decenni scorsi e soprattutto chi coinvolgere in una nuova alleanza. Uno per tutti: dovremmo chiamare con noi anche Israele o lasciarla agli americani? E l’attuale intelligence chi coinvolge?



Per il momento è solo la questione di come atteggiarci con la Cina a tenere banco. Ma sul piano della cibernetica e delle grandi infrastrutture di trasporto le scelte incombono e le opportunità di investimento scalpitano.



Dietro al memorandum che Conte dovrebbe firmare il 22 Marzo c’è anche questo. Non si perda l’occasione per informare correttamente i popoli europei.






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FESTINA LENTE

          (Affrettati lentamente)
            Motto che Cosimo de Medici riprese da Augusto.
            Esorta ad agire con decisione nella cautela...

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