martedì 24 settembre 2019

Feste massoniche?







Il 20 settembre dell’anno 1870, ovvero nove anni dopo la creazione del Regno d’Italia e quattro dopo l’annessione del territorio veneto, abbiamo l’atto militare decisivo per la caduta del regno pontificio: la breccia di Porta Pia.

L’evento passa sempre in second’ordine sui quotidiani nazionali e i titoli dei TG lo trascurano. Viene molto più commemorato il Concordato firmato da Mussolini e completato da Craxi. A me, per quanto attiene alla mia modesta libertà di opinione, va bene così. E soprattutto l’idea che ciò possa diventare una festa massonica mi turba l’animo. Nella storia della mia generazione la massoneria è stata il nido ove sono stati concepiti e nascosti i poteri occulti responsabili delle trame nere e la P2 con tutti quei morti. La Mafia è stata una violentissima organizzazione criminale e oggi non è ancora stata debellata, anzi, è protetta da ambienti massonici. Tutto ciò non può essere cancellato con qualche colpo di spugna e perciò trovo seccanti i tentativi di corteggiamento che traspaiono a volte dai giornali.

E’ il caso dell’articolo firmato da Fabrizio D’esposito sul Fatto Quotidiano di Lunedì 23 Settembre u.s.

Vi si narra che personalità di spicco quali il giornalista De Bortoli, il giudice - nonché politico di stazza - Violante e la giornalista Latella si siano recate alla festa del Grande Oriente d’Italia su invito del Gran Maestro Stefano Bisi presso la sede del Gianicolo ove hanno ricordato “i meriti storici della Libera Muratoria”. L’articolo coglie ed evidenzia le sottigliezze con le quali De Bortoli ha ribadito la denuncia di odori massonici nei rapporti renzian-berlusconiani, ma non spiega perché costoro abbiano deciso di andarci invece di ignorare l’invito. Era un convegno storico? Meglio lasciarlo agli storici. Era un convegno politico? Ci vadano in modo trasparente i politici che ci tengono. Era una cerimonia massonica? Meglio non andarci.


In questa Repubblica c’è grande libertà associativa e anche coloro che amano i grembiulini, le squadre e i compassi sono liberi di associarsi come vogliono, ma in Italia “i poteri occulti sono per loro natura anticostituzionali”. E non lo dico io, lo ha detto e scritto solennemente il Parlamento con Tina Anselmi. Colei che assieme a Pertini avrebbe avuto tutta la dignità morale per ricordare, se del caso, la Breccia di Porta Pia.




Per quanto mi riguarda, in attesa di un nuovo Pertini o una nuova Anselmi, mi auguro che l’anno prossimo non ci vada nessuno.


Nessun commento:

Posta un commento

DSP alle europee

  Alla fine della campagna di raccolta sono state consegnate 60mila firme. Non bastano ma sono state un’ottima occasione per parlare con la ...