giovedì 7 gennaio 2021

Assalto USA moderno golpe

 






Assalto al palazzo USA. Moderno golpe.

La proclamazione di Biden a Presidente degli USA è avvenuta di notte in regime di emergenza ordine pubblico con una opinione pubblica mondiale abbagliata da altri fatti avvenuti in serata.

Durante il pomeriggio alcune bande di “domestic terrorists” infiltrati tra le varie migliaia di “Tump’s supporters” che manifestavano contro la frode elettorale denunciata dal presidente uscente, hanno invaso il palazzo del Capitol Hill a Washington. I grandi elettori avrebbero dovuto votare di lì a qualche ora ma lo spostamento in notturna, che non è stato annunciato, ha permesso alla stampa di montare uno shock drammatico capace di emozionare l’opinione pubblica mondiale e giustificare le misure emergenziali. La security del Capitol Hill era stata poche settimane prima molto più dura e repressiva con i manifestanti di Black Lives Matter che si trovavano nello stesso posto in manifestazione politica. Alcuni post, anche di poliziotti su Twitter, e molti filmati hanno mostrato in questo caso invece una polizia pressoché inerte che ha lasciato passare i facinorosi in alcuni casi anche spostando le transenne. La manifestazione era legale ed annunciata da tempo ma era stato previsto dalla stessa sindaca di Washington già tre giorni prima il rischio di forzature tanto da mobilitare anche la presenza della Guardia Nazionale per rafforzare la logistica difensiva. Ma al momento di intervenire per rintuzzare gli attaccanti l’ordine di intervento non è stato dato. Il fatto è stato notato e segnalato da giornalisti come Federico Rampini il quale ha più volte segnalato durante la telecronaca che qualcosa non quadrava nello svolgersi dei fatti. E tre ore dopo quando in tutto il mondo girava la notizia di sparatorie mortali all’interno e scontri violenti di vario genere è stato il vice presidente Mike Pence a dare l’ordine di intervento della Guardia Nazionale che ha sfollato il palazzo. Il messaggio di Trump via Twitter che invitava i suoi sostenitori manifestanti a tornare a casa in pace è stato trasmesso dalle TV in sordina in mezzo a commenti ostili mentre quello di Biden che denuncia la gravità dell’attacco è stato super trasmesso e osannato dai commentatori mediaservi televisivi. Attori del QAnon infiltrati tra i supporters recitavano sceneggiate ridicole ad uso televisivo. Mentre ci sono elementi che lasciano supporre un sostegno a Trump del Pentagono.

Si tratta di una operazione pianificata e gestita in modo da assicurare la ratifica del risultato elettorale. Quello stesso risultato elettorale costruito dai media con overdose globale di annunci. Siamo in presenza di un paradosso che vede il Presidente in carica denunciare una frode elettorale, i media accusarlo di non fornire prove e nessuna inchiesta formale o giornalistica sulla regolarità degli spogli che prenda corpo. (Salvo piccoli indipendenti). Quella di Trump è una sconfitta di fatto, non una vittoria della democrazia. Le modifiche unilaterali del sistema di voto introdotte dagli Stati e l’adozione del software elettorale Dominion sono aspetti non chiariti e lo stesso Trump non può rivelarne alcun aspetti per ragioni di sicurezza nazionale. Peraltro la sua arrogante scompostezza politica e l’ottusità di Rudolph Giuliani hanno fatto il resto contribuendo non poco a tale sconfitta di fatto.

 

La vittoria di Biden è il frutto di un piano che si può considerare il nuovo modello di golpe. Non ci sono più i generali coi carri armati e l’aviazione, ci sono i media, i complottisti pagliacci e i settori occulti del deep state. La sopravveniente presidenza rimetterà in carreggiata il processo globale concordato a Parigi, stabilizzerà i rapporti commerciali con la Cina e spianerà la strada al Great Reset vaccinocrate. Non mi resta che la trepidazione per la mia nipotina.


 

 

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Le rape non andrebbero mai colte, ciò le danneggia, E' molto meglio mandar su un ragazzo e fargli scuotere l'albero.

                              [Mark Twain]

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