domenica 24 gennaio 2021

Weekly point





Io faccio queste annotazioni solo perché amo cercare i dati curiosi dietro le apparenze ingannevoli, quelli nascosti tra le ruffianerie della narrazione di regime.


1 - Il cammino lungo l’itinerario vaccinocrate ha fatto, seppur con qualche inciampo, alcuni passi avanti anche questa settimana. Il più importante è dato dal riassestamento formale della vecchia leadeship globalista statunitense con le cerimonie di insediamento del ticket Biden/Harris. La potente scusa del distanziamento sociale da Covid ha fatto sembrare ovvia l’assenza della partecipazione popolare all’evento e lo spazio della piazza è stato colmato con una selva di bandiere al posto del popolo (una scenografia maestosa alla Leni Riefenstahl). 

L'evento pertanto è stato interamente interno alle logistiche d'establishment e soprattutto super mediatico, ricco di servizi con primi piani dei testimonial cantaservi e corrispondenze televisive a tutte le ore degli inviati. Traspariva anche una certa aria di festa tra questi ultimi, sapevano infatti di aver vinto loro, anzi solo loro, dopo quatto anni di angosciante horror vacui con un Presidente che li tagliava sistematicamente fuori attraverso Twitter.

Tump se ne è uscito alla grande, senza salutare personalmente il ticket, e utilizzando un paio d’ore prima della scadenza, da presidente ancora in carica l’elicottero, il servizio sicurezza e il picchetto d’onore all’arrivo nel Maryland. Il segnale è abbastanza chiaro: sono il vero presidente e tornerò ad esserlo.

Lungo le strade che conducono alla suntuosa residenza invernale per i presidenti degli Stati Uniti di Mar a Lago c'erano file di popolo acclamante; immagini queste ultime accuratamente emarginate da You Tube, ma non completamente.

La foto che posto è infatti tratta da un servizio televisivo locale americano.



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 2 – Ora il percorso che dovrà condurre al Forum della prossima primavera e poi alla sua successiva ratifica col G20 estivo si delinea più chiaramente. Lo scrive anche Silvio Berlusconi in una lettera al Corriere della Sera: rilanciare il dialogo tra le due sponde dell’Atlantico, nuovi livelli di sicurezza nella UE con una nuova forza di difesa integrata (cioè un super armamento tecnologico e nucleare francese) e non alternativa alla NATO. Berlusconi poi vede in questo rilancio una occasione per ristabilire rapporti non bilaterali ma multilaterali in “contrasto con le mire espansionistiche della Cina”.

Non potrà poi mancare al G20 presieduto dall’Italia il rafforzamento del legame con Israele, che ora gode di nuove alleanze con paesi islamici, nella lotta al terrorismo (che tradotto significa riprendere a vendere armi all’Arabia Saudita nella auspicabile - per lui -  guerra contro l’Iran) e trasformare l’Africa in opportunità a partire dalla Libia.

 

Lotta al Covid: “Progressiva diffusione dei vaccini e della loro efficacia preventiva sulla popolazione del pianeta”. 

Great Reset: MES e Recovery fund e altri strumenti messi in campo per affrontare la pandemia. Ciò va attuato nonostante la Brexit partendo dall’accordo che ha permesso di evitare il no deal.


Un discorso da Presidente della Repubblica nell’anno del semestre bianco ma che non si è trasformato in un significativo supporto numerico nella crisi del Governo Conte 2.

 

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"Gli animali ascoltavano prima Napoleon, poi Palla di Neve e non sapevano decidere chi dei due avesse ragione. In realtà si trovavavno sempre d'accordo con quello che parlava al momento."

                          (George Orwell. La Fattoria degli Animali)



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