sabato 11 novembre 2023

Kurdistan

 





La vicenda del Kurdistan è una storia di resistenza ed autodeterminazione ancor’oggi in atto.

Storia

Il popolo curdo lascia tracce della propria esistenza nelle terre delle attuali Turchia, Iran, Iraq e Siria sin dal 2400 a.C. Si possono individuare quattro ere fondamentale: Impero Acmenide (728 – 330 a.C.); era Islamica con autonomia Abbaside (settimo – quindicesimo secolo) e Impero Ottomano sedicesimo/ventesimo secolo. In ciascuna di queste ere la popolazione curda ha esercitato la propria autonomia identitaria e politico/amministrativa.

Nell’epoca attuale dalla caduta dell’impero Ottomano, il popolo lotta attivamente per il riconoscimento e l’autogoverno affrontando le sfide della repressione politica, culturale anche con la lotta armata.

Identità

Le principali caratteristiche identitarie sono in primis la Lingua Curda (con vari dialetti regionali), seguita da musica e danza (con specifiche tipologie di tamburo e flauto) e vestiti tradizionali. Un senso di comunità molto solidale e l’unità familiare caratterizzano la vita sociale mentre la religiosità é diversificata (maggioranza musulmana sunnita con minoranze regionali sciita, cristianesimo ortodosso e anche cattolicesimo). Ciò costituisce una caratteristica distintiva della società curda. Infine la cucina curda si caratterizza per le verdure ripiene in kebab, dolmar e bulgur, con piatti di agnello e manzo.

Fino al 1923 era viva nel contesto internazionale l’idea relativa alla costituzione di uno Stato Curdo Indipendente e Sovrano. Ma con il consolidamento delle Repubblica di Mustafa Kemal Ataturk venne accantonato. La Società delle Nazioni dette mandato alla Gran Bretagna di amministrare la parte di territorio oggi irachena con la promessa di autonomia amministrativa, ma nel 1925 l’aeronautica inglese bombardò le città e i villaggi curdi che reclamavano l’indipendenza..

Situazione geopolitica

Tutt’oggi la Turchia ha circa 12 Milioni di curdi sul proprio territorio ma non li riconosce e la stessa parola Kurdistan venne, con apposito provvedimento, cancellata dai dizionari. I curdi iracheni hanno sempre portato avanti tentativi di rivolta nazionalista fino al 1970.

L’Iran pre – Komeini ha finanziato e fornito armi alle minoranze curde irachene.

Durante la guerra Iran/Iraq Saddam Hussein ha represso i curdi perché non combattevano contro i fratelli iraniani arrivando all’attacco chimico di Halabja avvenuto nel  Marzo 1988 con migliaia di vittime. Alla fine della guerra che porto alla caduta di Saddam Hussein il nuovo governo ha costituito un Governo Regionale del Kurdistan  in attuazione di un accordo  tra USA e PDK (Partito Democratico Kurdo). Cio’ è stato reso possibile anche dalla regolazione dei rapporti interni tra le varie entità curde che è intervenuta dopo che era stato messo fuori gioco Ochalan. Costui era il capo del PKK (Partito Comunista Curdo) e  la sua cattura è stata realizzata dai turchi il 15 Febbraio 1999.

La posizione dell’ONU sulla questione curda risente dell’approccio statunitense dopo che, nel 2009, il Consiglio per i Diritti Umani ha adottato un documento di condanna delle “Persecuzioni e Discriminazioni contro i cittadini curdi in Siria”.

I curdi siriani hanno reagito e combattuto contro la occupazione di ISIS.

 

In conclusione

Osservo che la popolazione kurda soffre delle pesanti strumentalizzazioni internazionali che tendono ad usare le minoranze combattenti per i propri fini geostrategici. Spero pertanto che il nuovo mondo multipolare saprà riconoscere e rispettare i diritti del popolo Kurdo consentendone la determinazione del proprio destino come nazione indipendente. 



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The Kurdish population is really feeling the weight of international poker using them to theyr own geostrategic goals. They’re being used as pawns. I hope the new mulyipolar world will step up and aknowledge the rights of the Kurdish people, letting them decide their fate as an independent nation.








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