domenica 2 aprile 2017

Massoni anti antimafia









Il giorno successivo al pesce d'Aprile la massoneria italiana attacca ufficialmente la Commisione Antimafia.







Il 21 Marzo u.s., martedì, l’Associazione “Libera”, nota alle cronache soprattutto per l’attivismo di Don Ciotti, ha celebrato la giornata della memoria per le vittime delle mafie. Lo ha fatto a Locri, ritenuta giornalisticamente una sorta di capitale della ‘ndrangheta. Dal palco sono stati tenuti discorsi dai toni aggressivi e l’evento era stato preceduto da un assist di prima levatura ovvero un discorso del Presidente Mattarella, anch’egli notoriamente vittima di lutti familiari connessi alla mafia.

In tale circostanza Don Ciotti, col suo stile diretto ha denunciato il forte legame mafioso con la massoneria. Niente di nuovo, è tipico della cultura italiana associare meschinità e condanne alla parola massone. Ma questa volta il fatto costituisce boato perché da alcuni mesi le cronache politiche rincorrono la polemica tra la Bindi e Bisi. La prima è notoriamente alla presidenza della Commissione Antimafia mentre il secondo, meno notoriamente, è il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. I due litigano sull’ipotesi di consegnare o meno le liste dei fratelli massoni alla Commissione.


Ora, se si trattasse della bocciofila valdagnese le liste sarebbero state consegnate il giorno della richiesta, ma essendo il Grande Oriente un po’ più grosso e un po’ più importante siamo tutti (si fa per dire) da mesi in condizione di stress. Ma alla fine è partito un provvedimento di sequestro. Io sono convinto che Bisi ha in realtà tirato un respiro di sollievo perché così potrà invocare un alibi per non aver saputo o potuto resistere mentre i veri capi criminali, quelli che sono anche massoni, i quali oggi come oggi non sono più i Totò Riina, ma i finanzieri occulti come Matteo Messina Denaro, si sono davvero incazzati. 

E il branco di giornalisti da quattro soldi si sono messi a sbraita contro la Bindi. Per farsi un’idea dei toni basterebbe sentire la registrazione di “tutti convocati” di mercoledì scorso nella quale Cruciani (giornalista già noto per i suoi modi gentili) ha trattato la Commissione e la sua Presidenza come un tifoseria da stadio. Pare comunque che la Guardia di Finanza e/o il Parlamento abbiano finalmente e ufficialmente l’elenco dei massoni italiani. O firse solo quello relativo alle logge delle regioni meridionali. Che ne faranno? La mafia non è diffusa su tutto il territorio nazionale e anche europeo, ad esempio in Germania? Sapremo se in quella lista ci sono Renzi e il suo paparino oppure il vescovo di Milano, quello di Vicenza ecc. ecc.? Sapremo finalmente se il tal direttore di giornale che da decenni ci riempie di balle è o non è un fratello? Mah! Quello che è certo è che di tutta questa cosa i telegiornaloni non c’informano come dovrebbero. E se la cosa dovesse finire con un niente di fatto alla fine non se ne accorgerebbe nessuno.


Che fare? Niente. Posso solo consolarmi con i Salmi, i quali com’è noto, finiscono tutti in Gloria.




Salmo 70 (71) VV 1-4

Dio, dà al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.







Nessun commento:

Posta un commento

DSP alle europee

  Alla fine della campagna di raccolta sono state consegnate 60mila firme. Non bastano ma sono state un’ottima occasione per parlare con la ...