domenica 30 aprile 2017

Beghe vicentine










Il Venerdì di Repubblica di questa settimana dedica un articolo alla vicenda della Procura vicentina.

Quando lo storico Cotonificio Rossi cessò la propria attività per fallimento c’erano molti operai da sistemare. Tra le tante, si pensò di utilizzare i locali per ospitare aziende di piccola dimensione che sorbissero manodopera. Qualcuno la considerava una buona idea e qualcun altro la suggerirebbe anche per i locali ex Marzotto di Valdagno. Ma la cosa durò pochi anni.

In epoca berlusconiana infatti la fame speculativa prevalse scegliendo di abbattere tutto alla faccia delle cautele Unesco (l’area è contigua alla Rotonda di Palladio) e di altre salvaguardie per costruire il moderno complesso direzionale/commerciale di Borgo Berga. 

Si tratta di un intervento edilizio di grandi dimensioni realizzato in buona parte dall’impresa Maltauro oggi nota per scandali Expo. Esso è non ancora completato e ospita, tra l’altro, il nuovo Tribunale. 

Ebbene oggi tale complesso di edifici sale alle cronache nazionali perché vive un succoso paradosso. Nel Novembre 2015 è partita una inchiesta per lottizzazione abusiva che coinvolge tra gli indagati il direttore del comune e più recentemente anche l’ex sindaco berlusconiano Enrico Hűllweck. Ma tale inchiesta è partita in conseguenza di denunce ambientalistiche cui non sono estranei personaggi dello stesso Tribunale, forse anche giudici che in quegli edifici vi lavorano e ora alcuni provvedimenti di sequestro potrebbero essere resi operativi da altri giudici che ivi lavorano. L’idea che una Procura della Repubblica debba sequestrare o dissequestrare gli edifici ove essa stessa opera solletica la vis polemica di ambienti che per anni e anni sono stati perseguiti da tale Procura la quale, a sua volta aveva per decenni polemizzato  reclamando la necessità e l'urgenza di venire spostata dagli edifici ove era insediata precedentemente. 


Uno sviluppo decisivo della vertenza dovrebbe intervenire nelle prossime settimane ed è prevedibile che se sarà a favore del sequestro verrà visto come un complotto per paralizzare e fermare la Giustizia, mentre in caso contrario sarà visto come un favoritismo che la Procura avrà fatto a se stessa diversamente da quanto fatto per altre attività.




--------------------  

 Antica saggezza veneta:
                                                 "Novo paron, nova lege."




Nessun commento:

Posta un commento

DSP alle europee

  Alla fine della campagna di raccolta sono state consegnate 60mila firme. Non bastano ma sono state un’ottima occasione per parlare con la ...