mercoledì 26 aprile 2017

Pensierino dopo il TG







I TG, specie quelli di Stato, stanno diventando insopportabili.
Meglio un romanzo.

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Lo scandalo Watergate mostrò al mondo la forza dell’inchiesta, indicò alla cittadinanza democratica il giornalismo come contropotere democratico, ma tutto questo è finito con la supremazia della narrazione televisiva. Oggi la realtà è “reality” e la finzione è “Fiction”. E la stampa rincorre con affanno. 

Dall’altro lato biografie come quella di Sciascia hanno dimostrato la forza del romanzo come strumento di formazione per una coscienza libera ed antagonista contro i poteri illegali. Ma oggi il potere ha appreso da un pezzo quella lezione e tende a crearsi decine di pseudo-Sciascia di regime. La commedia degli scandali è oggi lo strumento principe di ristrutturazione del potere istituzionale, finanziario e politico. La dieta mediatica si appesantisce sempre più con scandali a raffica per una raffica di ristrutturazioni in una osmosi patologica  tra banchieri, ministri e tecnocrati globali. 

Insomma si combatte narrando e si narra per combattere. Il problema oggi non è più quello di raccontare per informare e quindi garantirsi la “corretta informazione” attraverso codici e criteri tipo “i fatti separati dalle opinioni “ ecc. Oggi il problema è chi narra e perché narra, chi controlla le fonti di narrazione e la battaglia per la sostenibilità tecnologica (2.0, 3.0 ecc.) del modello di narcosi civile. 




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  "Reagan non è stato un presidente, è stata l'ultima volontà di Walt Disney."


   [Robin Williams]










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