domenica 10 luglio 2016

Quarant'anni fa l'uccisione di Occorsio







Il 10 Luglio 1976 il giudice Vittorio Occorsio viene ucciso a Roma da un commando di Ordine Nuovo guidato da Pierluigi Concutelli.





L’assassinio avvenne in via Giuba alle 8:30 del mattino dove una Fiat 124 guidata dal neofascista Gianfranco Ferro attendeva il giudice che, uscito di casa venne steso con una raffica di mitra.

Per lo sparatore Concutelli, un rivoluzionario neofascista che non aveva accettato la messa fuori legge di Ordine Nuovo, la morte del giudice doveva essere un’azione punitiva di propaganda armata. Invece, come avverrà spesso nella storia delle lotte armate italiane, egli fu strumentalizzato dai poteri occulti per fermare l’inchiesta che stava portando, con grandissimo anticipo, a Gelli e la sua P2.

 Oggi disponiamo delle esternazioni del giudice Ferdinando Imposimato, il quale ci offre un racconto non convenzionale e finalmente trasparente nelle pagine 84 - 91 del suo libro:

            L'ITALIA SEGRETA DEI SEQUESTRI, Newton Compton 2013.



Il giudice non aveva nessuna scorta e la Commissione parlamentare sulla P2 ha accertato che egli aveva due giorni prima invitato Gelli a deporre. Questo orientamento dell’indagine verso i poteri occulti era stato reso noto fin dal 30 Aprile 1976 quando il quotidiano IL MESSAGGERO pubblicò un articolo nel quale si diceva tra l’altro che erano in corso indagini sui rapporti tra un avvocato romano in vista e “un personaggio aretino legato al ramo più reazionario e conservatore della massoneria”. All’epoca solo gli specialisti potevano intuire il messaggio. Parlare di massoneria era come parlare di oroscopi e tarocchi.


Questa uccisione è particolarmente inquietante se vista alla luce di ciò che, in altre occasioni, dice Imposimato sul gruppo Bilderberg. Egli infatti sostiene che Occorsio aveva preso in mano incartamenti relativi ad indagini pregresse nelle quali erano state poste agli atti prove di interferenze illegali portate avanti nel nostro Paese da questo gruppo, che allora era ultrasegreto.




***



Quindi oggi è del tutto chiara una lettura “dietrologica” di questo episodio. Una lettura che vada anche dietro le intenzioni dello stesso Concutelli.

Ciò mi sollecita una riflessione politica anche alla luce degli ultimi episodi elettorali.



Questa storia del Bilderberg oggi ormai è diventata una barzelletta da Bar Sport, ma significa che il popolino ha cominciato da tempo a percepire i poteri occulti.  Questi ultimi hanno adottato un politica che non nega più la propria esistenza perché oggi hanno a disposizione un sistema istituzionale sovranazionale che garantisce il controllo degli stati e un sistema mediatico orwelliano che assicura, per il momento, l’orientamento di massa.



Il punto è che il sottoprodotto di questo modello di dominio è il cosiddetto populismo ovvero un disordinato, ma crescente orientamento anti esthablishment dei ceti popolari.

Negli Stati Uniti il Partito Repubblicano ha sottovalutato Donald Trump e ora se lo trova imposto dall’elettorato alla corsa presidenziale. In Italia il vecchio ceto politico cattocomunista ha sottovalutato Grillo e ora si trova, per merito degli elettori, in fase di delegittimazione. In Austria socialdemocratici e popolari stanno sparendo mentre cresce l’elettorato populista. La democrazia diventa sempre più scomoda all’esthablishment, ma io spero che regga senza che i poteri occulti regrediscano ai modelli di controllo occulto usati quarant’anni fa nel caso Occorsio.








Speriamo. Ma il crescere delle tensioni belliche della guerra asimmetrica in corso potrebbero rilanciare la necessità di una manipolazione militare diretta delle politiche a scapito dei livelli di libertà democratiche.

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