lunedì 9 gennaio 2017

Farage versus Verhofstadt







Rifletto sul commento odierno di Stefano Feltri. Nel parlamento UE se non fai parte di un gruppo sei escluso dalla operatività politica. In pratica chi fa il duro e puro restando da solo prende la ricca prebenda senza far niente. Se invece fai parte di un gruppo qualcosa conti. L’accoppiata con l’Ukip dopo Brexit non ha più senso perché per i prossimi due anni con l’attivazione della procedura di uscita britannica la formazione di Farage, che ha raggiunto il suo obiettivo statutario, dovrà occuparsi in pratica solo di questo.

Ora comunque la proposta di Grillo di alleanza con la Internazionale Liberale di Malagodi (perché Alde storicamente è proprio questo) ha un sapore estremamente tatticistico, in contrasto con l’icona finora ostentata da M5S. Io ho una formazione sessantottina e per me la politica va fatta per contare, per essere più che apparire, e quindi capisco perfettamente la proposta. Ma non escludo che essa possa costare anche qualche milione di voti a beneficio salvinardo. Staremo a vedere. Sarà una altra battaglia giocata tutta sulla comunicazione. 

Intanto mi auguro che sia tenuta ferma la contrapposizione al TTIP, anzi che gli europarlamentari M5S e Radicali assieme approfittino della nuova collocazione per una battaglia di trasparenza, rendendo note le clausole e lanciando un dibattito. 

E’ chiaro che con Trump ci sarà una rinegoziazione, ma il punto vero è se essa sarà trasparente o no.

Questo mi interessa di più della poltrona cui mira Verhofstadt.






----------------------------
 

The Five Stars Movement’s choyce of joining Alde inside the EU Parliament could cost lot of votes in Italy. But I agree and hope good news against TTIP.
Better achieve goals instead of doing nothing!




Nessun commento:

Posta un commento

DSP alle europee

  Alla fine della campagna di raccolta sono state consegnate 60mila firme. Non bastano ma sono state un’ottima occasione per parlare con la ...