domenica 14 maggio 2017

Vai Giampaolo !








Ieri FQ in due paginoni centrali ha fatto il punto sugli sviluppi CONSIP. Lillo spiega tentativi di coinvolgerlo negli interrogatori allo scopo, suppongo, di fermarlo. E Pacelli mette a fuoco i collegamenti di Bocchino con ambienti americaneggianti tipo, nientemeno, la CIA.


LILLO. Gli interrogatori di Scafarto, il capitano del NOE che ha mostrato grande abilità nel dribblare gli ostacoli frapposti dai servizi alle sue indagini (filone Woodcok), mostrano la debolezza della controinchiesta romana. Gli inquirenti gli hanno infatti, tra l’altro, chiesto conto di come mai egli non abbia dato seguito ad “piste” derivanti da intercettazioni relative a conversazioni o SMS tra Lillo e papà RENZI.

E’ abbastanza chiaro che, dietro l’articolo, si evince il tentativo dei magistrati di intimidire Lillo stesso adombrando l’idea che egli possa essere protetto. Il tutto nel quadro di quella teoria dello “scontro tra procure” coltivata nel mese di Aprile dal framework regimico. Babbo Renzi non può rivelare chi lo ha messo in guardia delle indagini e quindi adombra in apposite conversazioni telefoniche volutamente depistanti che sia stato lo stesso Lillo. Il quale smentisce adducendo tabulati telefonici che dimostrano l’insussistenza di tali conversazioni.

Insomma, più l’inchiesta si sviluppa e più si vede che il Giglio Magico è protetto da potenti vertici statuali. A conferma che l’establishment lo ha voluto e lo vuole ancora. E’ chiaro che tali vertici in questo caso sono stati fregati da strutture più abili perché formate alla scuola della lotta alla mafia, come la struttura di Scafarto appunto. Strutture la cui abilità è stata ed è un problema per i giochi di regime.



PACELLI. Rob. Gorelik, ex capocentro CIA a Roma, oggi fa il consulente e si è incontrato con Bocchino. A  ”consigliare” Bocchino inoltre concorre anche tal Marco Mancini il quale è un agente oggi non più tanto segreto a chi conosce il caso Abu Omar. Li inchiodano i riscontri di Scafarto e in particolare una foto dello scorso 14 Ottobre che pubblica lo stesso FQ. In varie intercettazioni fanno capolino “gli americani” a sostegno dell’idea che Bocchino fosse in definitiva l’interlocutore portavoce di costoro presso Alfredo Romeo.

Il capitano del NOE Giampaolo Scafarto, cui la procura romana vorrebbe tarpare le ali, si rivela ogni giorno più bravo. Grazie.






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