lunedì 28 maggio 2018

Veto presidenziale: gioco non vale.










Il repentino mutamento di termini dovuto al veto presidenziale di Mattarella opprime il mandato di cambiamento consegnato con nettezza dagli elettori italiani al sistema politico il 4 Marzo ultimo scorso e genera un precedente di dubbia costituzionalità. L’aver inserito in Costituzione l’obbligo al pareggio di bilancio dà una patina di costituzionalità al gesto mattarelliano ma al tempo stesso svela il vero grado di dipendenza dai vincoli sovranazionali che caratterizza l’attuale fase storica. Francia e Germania non permetteranno all’Italia di cambiare. La Francia userà l’arma della immigrazione dalla Libia, compensandola sistematicamente col blocco alle frontiere e mettendo l’opinione pubblica sotto pressione e dall’altro lato la Germania sparerà i colpi più bassi sullo spread per collocarci in uno scenario greco.

O si sta in riga o dovremo affrontare l’attacco dei partners UE. E questo è il compito di Cottarelli, uomo del Fondo Monetario Internazionale, consigliere strategico circa le politiche debitorie: farci rigare dritto. E’ una soluzione Monti Bis che mira a confondere con una patina tecnocratica il vero grado di soggezione debitoria e, aggiungo, energetica di un Paese, l’Italia, che senza gli altri non regge più.






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Italy is a non pesidential parlamentary republic but the inclusion in the Constitution of the obligation to balance budget have changed the terms. Now Mr. Mattarella could overturning the election results. 
That is what happened yesterday in Italy causing the coming of the darkest hour of democracy.





Tempus fugit. 




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