mercoledì 14 settembre 2022

Finanziamenti russi

 






Dopo gli ultimi sondaggi del 14 Settembre effettuati prima che scatti il silenzio elettorale, in Italia la campagna elettorale americana per il voto del 25 settembre cerca il colpo di reni. La CIA ha riservatamente messo in circolo alcune dritte sui finanziamenti russi a politici occidentali e la stampa codina ha subito impostato un mainstream mirante a insinuare nel pubblico bar-sportivo la fregola di cercare qualche leader da sputtanare .

In Veneto ove uno schema simile era servito anni addietro a silurare il pilastro berlusconiano Galan, tale operazione serve ora ad invitare il dopo Zaia. Auspicando anche una sepoltura definitiva del tema Autonomia.

In Toscana, ove è in atto una migrazione elettorale verso Rizzo e Toscano che riporterebbe a casa voti ex PCI e pentastelli delusi, l’operazione si gioca qualche milione di voti.  

Nelle regioni del sud, con esclusione della Puglia ove si coltivano le rivalità interne al PD, l’operazione serve a concludere in fretta la spallata che negozia i cospicui pacchetti controllati dai capi mafiosi.

Ora si aspettano un paio di giorni e poi, se tutto va come previsto dai vari spin doctors nostrani, si attaccherà con la bava alla bocca il pericolo numero uno della Lombardia ovvero l’italessico Paragone.

L’operazione in pratica colpisce (si fa per dire) l’area pentapidista pugliese, gli autonomisti moderati zaiani e il nordovest legopidista. Il tutto per sostenere la biondina fratitalica la cui leadeship serve solo a blindare su posizioni belliciste un centrodestra potenzialmente filoputiniano.

 

Go Johnny, go!


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