sabato 27 agosto 2016

Pensierino di vita, pace e memoria









Il 26 Agosto di cento anni fa nasceva mio padre. Ciò avveniva a Recoaro, in condizioni disagiate a causa dell’incalzare di WW1.



I mesi precedenti erano stati caratterizzati dall’allarme generale connesso all’attacco austriaco sui nostri monti noto come strafexpedition.

Immagino che a Recoaro all’epoca ci fossero solo servizi sanitari di tipo militare e che a mia nonna sia stata fatta una certa fretta, fatto sta che mio padre venne alla luce con un intervento di forcipe. Egli ha spesso raccontato di aver attribuito la propria precoce calvizie all’uso dell’elmetto, e di aver poi realizzato che essa era dovuta proprio al forcipe essendo stato di ciò informato da un ufficiale medico, durante la seconda guerra mondiale che aveva riconosciuto sulla sua testa i segni caratteristici.



Il padre di mio padre era stato richiamato in guerra nel Novembre 1915, all’età di trent’anni, per essere poi mandato in licenza, come recita il foglio matricolare il 19 Luglio del 1916. Ottenne quindi l‘esonero da servizio effettivo sotto e armi “fino a nuovo ordine” e qualche anno dopo, il congedo definitivo. Non conosco il motivo di questo richiamo in età relativamente avanzata, ma penso che l’esonero possa essere connesso proprio con la nascita di mio padre che era il terzo figlio.





Dei cento anni che mi separano da allora mio padre ne visse solo cinquantasei,

e di questi quelli felici furono certo molti meno. Ma voglio ricordarlo per quelli felici che, dopo la guerra e la prigionia, coincidono forse con quelli della mia infanzia. Un destino iniquo ci fa diversi. Io sono stato molto più fortunato di lui. La differenza la fa una sola e semplice parola.

La parola PACE.




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